
Nascita e formazione

Nacque nella prima metà del XVI secolo e giovane “abbandonò colla Patria la Terra di Conca nella Provincia di Terra di Lavoro tutti li comodi della Casa paterna”, ritirandosi tra i Cappuccini della provincia di Napoli. Fine studioso di testi sacri ed esperto dell’arte dell’eloquenza, in poco tempo divenne un dotto oratore e “cavalcò li migliori Pulpiti di quella Provincia e del Regno”.
Tale era la popolarità della sua eloquenza che fu invitato come predicatore quaresimale nella città di Palermo.
Prigioniero dei Turchi e schiavo ad Algeri
Durante il viaggio da Napoli a Palermo, però, fu fatto prigioniero dai corsari turchi, che lo vendettero come schiavo ad Algeri.
Forte nella fede, non smise mai di confortare i fratelli cristiani che condivisero con lui quella triste condizione.
Da Algeri invocò l’aiuto dei propri superiori e a riguardo è rimasta celebre la sua erudita lettera scritta a padre Girolamo da Sorbo, Ministro Provinciale di Napoli, pubblicata a Palermo nel 1580. La medesima lettera viene menzionata anche da Padre Dionisio da Genova nella sua “Biblioteca Scriptorum Cappucinorum”.
La morte
Prima che potessero giungere i confratelli Cappuccini inviati da Roma per pagare il suo riscatto, morì nel 1584 per le fatiche e le sofferenze subite.
Bibliografia
- Aniello Parma, Conca della Campania: storia, tradizioni e immagini -Nuove Edizioni Ci.esse.ti, 1985
- Biografia serafica degli uomini illustri che fiorirono nel francescano istituto per santita, dottrina e dignità fino a nostri giorni… – Fr Cimarosto Sigismondo da Venezia, 1846 – Tip. G. B. Merlo
- Istoria Degli Scrittori Nati Nel Regno Di Napoli: Secolo XVI, Volume 3, Edizione 3 – Giovanni Bernardino Tafuri, 1752 – Ed. Mosca
- Annali de’ frati minori cappuccini – Zaccaria Bouerio, 1645