
Achille Mazzitelli nacque a Moliterno (Potenza) il 30 marzo 1845. Ebbe modesti natali, ma nella sua famiglia era viva la tradizione di Andrea Mazzitelli, morto sul patibolo tra i 122 esponenti della Repubblica Napoletana del 1799. [1, 2, 3]
Il 14 aprile 1883, nella Collegiata di Conca della Campania sposò Laura Galdieri, dalla quale ebbe 5 figlie: Clotilde, Maria Grazia, Clara, Gisella e Adelina. [4]
Carriera Militare di Achille Mazzitelli

Entrò in accademia nel 1862, all’età di 17 anni, combattendo nel 1866 per l’indipendenza d’Italia.
Rimase nell’arma del genio fino al grado di maggiore, ed in questo periodo fu insegnante di arte militare nell’Accademia e nella Scuola d’Applicazione d’artiglieria e genio.
Le sue lezioni agli allievi del terzo corso dell’accademia militare – nell’anno scolastico 1879-80 – divennero un apprezzato libro di testo, edito nel 1881, dal titolo: “Arte militare: lezioni dettate agli allievi del terzo corso dell’Accademia militare” [5, 6]
Militò nel Corpo di Stato Maggiore e in tre reggimenti di fanteria con il grado di maggiore e poi di colonnello. Promosso maggiore generale ed ancora tenente generale, comandò la Brigata Parma e successivamente le Divisioni militari di Perugia e di Roma.
Fu generale dell’XI Corpo d’Armata di Bari prima e del IX Corpo d’Armata di Roma poi. [6]
Quando era al comando dell’XI Armata di Bari, in occasione del terremoto di Messina e Reggio del 1908, venne delegato dal Commissario Regio Mazza per la zona di Reggio Calabria.
Gravemente malato, nell’impossibilità di adempiere con pienezza ai doveri del suo alto ufficio, chiese di essere messo in posizione ausiliaria. Ecco le parole pronunziate a riguardo dall’on. Giuseppe Marcora, presidente della Camera dei deputati, nel discorso commemorativo per la morte del generale Mazzitelli: [1]
Quale sacrificio; quale schianto dovette provare l’animo suo quando per devozione al dovere rinunziava al sommo grado della gerarchia militare, che soddisfaceva non la vanità e l’orgoglio, ma la nobile sua ambizione di servire la patria con tutta la vigoria di uno spirito sicuro delle proprie forze fìsiche e morali! Non una esitazione, non una transazione. Quello era il dovere suo: quello egli adempiette con serena coscienza.
on. Giuseppe MarcoraOnorificenze
- Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, per atti di coraggio e di abnegazione durante le inondazioni del Veneto del 1882, con R. D. 25 maggio 1883. [7]
- Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia, su proposta del Ministro della Guerra con decreto del 27 dicembre 1886. [19]
- Medaglia d’oro per essersi distinto in azioni di soccorso in occasione del terremoto di Messina e Reggio del 1908.
- Cittadinanza onoraria del Comune di Roccamonfina, concessa nel 1910. [4]
- Medaglia Mauriziana – Grand’Ufficiale dell’Ordine Mauriziano e Gran Cordone della Corona – per il merito militare di 10 lustri, concessa con R.D. 8 giugno 1911 e consegnata a Roma il 24 giugno 1911. [6]
Carriera Politica di Achille Mazzitelli

Alla Camera sedette al Centro e prese parte a importanti discussioni, specialmente su tematiche di ordine militare e sicurezza nazionale.
Come ricordò l’on. Pietro Lacava in occasione dell’elogio alla Camara del 24 febbraio 1912, allorquando si rese vacante il collegio di Brienza (Potenza) per la morte dell’on. Francesco Lovito nel 1906, molti elettori volevano offrire la candidatura ad Achille Mazzitelli.
Il generale chiese parere ai suoi amici, che gli paventarono un’elezione molto probabile. Ciononostante, in una lettera indirizzata proprio all’on. Lacava rispose: “Ringrazio voi e gli amici; ma resto alla scuola e al reggimento!” [1]
La prima elezione di Achille Mazzitelli alla Camera dei deputati avvenne nel collegio elettorale di Teano nel corso della XXII legislatura del Regno d’Italia, che ebbe inizio il 30 novembre 1904 e si concluse l’8 febbraio 1909. L’elezione di Mazzitelli, però, avvenne a legislatura in corso, nel 1907 (convalidata il 25 giugno 1907), dopo una prima contestazione ed il decisivo ballottaggio tra Mazzitelli e Giuseppe Lonardo [8, 9, 10, 11].
Il seggio di Teano era rimasto vacante al termine di una complicata sequenza di eventi politici:
Il 23 luglio 1905 risultò eletto Paolo Emilio Galdieri da Conca della Campania, cognato di Achille Mazzitelli. Precedentemente vi erano stati due annullamenti: l’elezione di Giuseppe Lonardo e l’elezione dello stesso Paolo Emilio Galdieri, avvenuta il 1 maggio 1905. [12, 13]
Paolo Emilio Galdieri rassegnò le proprie dimissioni da deputato del Regno il 27 novembre 1906. Inizialmente respinte, furono reiterate nella successiva tornata del 4 dicembre, quando in ragione del loro accoglimento si dichiarò vacante il seggio di Teano. [14, 15]
Achille Mazzitelli fu rieletto deputato, sempre nel collegio di Teano tra le fila dei ministeriali, nella XXIII Legislatura del Regno d’Italia, che ebbe inizio il 24 marzo 1909 e si concluse il 29 settembre 1913. Morì prima del termine naturale del suo mandato. [16]
La morte, i funerali e gli elogi funebri

L’on. generale Achille Mazzitelli morì a Caserta il 28 gennaio 1912, a causa di una nefrite [18].
Le onoranze funebri si tennero a Roma il 30 gennaio 1912. “Vi intervennero S.E. il ministro della guerra, tutta l’alta ufficialità del presidio, nonché la truppa come di prescrizione per le onoranze dovute.
Il corteo imponente partì alle 14 da Piazza di Porta Pia e, dopo una breve sosta alla chiesa di Santa Teresa, al Corso d’Italia, per la benedizione della salma, proseguì per Via Piemonte e Via delle Terme per giungere alla stazione.
Quivi il feretro venne collocato in un vagone parato a lutto, e partì alle 22 per Tora Presenzano, per essere tumulato nella tomba di famiglia a Conca della Campania.” [18]
Nei giorni seguenti numerose furono le manifestazioni di stima e riconoscenza alla nobile figura di Achille Mazzitelli. Una su tutte, leggiamo l’elogio alla Camera del Ministro della Guerra on. Paolo Spingardi pronunciato il 24 febbraio 1912: [1]
Alle nobili parole che l’illustre Presidente e colleghi della Camera hanno testé pronunziate in omaggio alla memoria del rimpianto onorevole generale Mazzitelli, con pieno e dolente animo mi associo in nome del Governo e dell’Esercito; dopodiché Governo ed Esercito bene conobbero ed apprezzarono le eccelse doti di intelletto, di cuore e di “carattere di questo illustre soldato e cittadino.
Soldato sui campi della indipendenza; maestro tra i più pregiati nei nostri militari istituti; comandante di truppe, e addetto ai più alti e delicati uffici ; generale d’armata ; deputato e rappresentante del Governo fra le desolate rovine di Reggio Calabria, Achille Mazzitelli dedicò ben mezzo secolo di vita operosa all’Esercito e alla Patria.
Nell’Esercito e nel Paese la sua nobile figura è passata come la personificazione stessa dell’esempio, della equanimità, della integrità e della più alta poesia del dovere.
Con vivo rimpianto, con gratitudine profonda, Governo ed Esercito mandano alla sua memoria, che non morrà, un reverente saluto.
on. Paolo SpingardiIl Comune di Conca della Campania in occasione del censimento del 1961 gli ha dedicato una via che termina proprio con lo storico palazzo Mazzitelli. [4]
Achille Mazzitelli padrino in un duello
Tra gli episodi che caratterizzarono la vita pubblica dell’on. Achille Mazzitelli, ve n’è uno molto particolare che vale la pena ricordare. [20]
Nella seduta del 7 maggio 1909 alla Camera dei deputati venne comunicata una richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’on. Achille Mazzitelli. La richiesta proveniva dal procuratore del Re G. Salvia ed era relativa ad una violazione dell’art. 241 del Codice Penale.
In pratica, il 22 giugno 1908 il dottor Felice Santini e Giuseppe Zambelli si erano sfidati a duello e per questo erano stati rinviati a giudizio. Oltre ai duellanti, furono rinviati anche i loro padrini, tra cui l’on. Mazzitelli.
Per poter procedere contro quest’ultimo, però, il procuratore è costretto a richiedere autorizzazione alla Camera, visto lo status di deputato dell’on. Mazzitelli.
Fonti, Bibliografia e Note
[1] Atti parlamentari Camera dei Deputati XXIII legislatura 1 sessione – discussioni – tornata del 24 febbraio 1912.
[2] Giustino Fortunato, I giustiziati di Napoli del 1799.
[3] Nello Ronga, La Repubblica Napoletana del 1799 nel territorio atellano, 1999.
[4] Pasquale Comparelli, L’occupazione tedesca a Conca della Campania, 2008.
[5] Biblioteca Statale di Cremona, Fondo Piacenza (Distretto Militare) – bibliocremona.it
[6] Discorso tenuto in occasione del conferimento della Medaglia Mauriziana al generale Achille Mazzitelli da Paolo Boselli, primo segretario di S.M. pel Gran Magistero – L’Ordine Mauriziano dalle origini ai tempi presenti, Paolo Boselli, 1917.
[7] Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia n 206 del 3 settembre 1883.
[8] Atti Parlamentari – XXII Legislatura – Sess. 1904-907 – Seduta del 15 maggio 1907.
[9] Atti Parlamentari – XXII Legislatura – Sess. 1904-907 – Seduta del 18 maggio 1907.
[10] R. D. n. 258 del 23/05/1907 che convoca per il giorno 16 giugno 1907 il Collegio Elettorale di Teano affinché proceda alla votazione di ballottaggio tra i candidati SIGNORI Achille Mazzitelli e Giuseppe Lonardo.
[11] Atti Parlamentari – XXII Legislatura – Sess. 1904-907 – Seduta del 25 giugno 1907.
[12] it.wikipedia.org/wiki/Deputati_della_XXII_legislatura_del_Regno_d%27Italia
[13] it.wikipedia.org/wiki/Deputati_della_XXII_legislatura_del_Regno_d%27Italia#cite_note-14
[14] Atti Parlamentari – XXII Legislatura – Sess. 1904-907 – Seduta del 27 novembre 1906.
[15] Atti Parlamentari – XXII Legislatura – Sess. 1904-907 – Seduta del 4 dicembre 1906.
[16] it.wikipedia.org/wiki/Deputati_della_XXIII_legislatura_del_Regno_d%27Italia
[17] Bollettino della Società nazionale per la storia del risorgimento Volumi 1-3, Società nazionale per la storia del Risorgimento italiano, 1912.
[18] Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia n. 24 del 30 gennaio 1912.
[19] Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia n. 55 dell’8 marzo 1897.
[20] Atti parlamentari Camera dei deputati XXIII legislatura – Seduta del 7 maggio 1909.