Chiesa di Sant'Eleuterio - Orchi (Foto di Enrico D'Alessandro)
Chiesa di Sant’Eleuterio – Orchi (Foto di Enrico D’Alessandro)

La fondazione

Della chiesa di Sant’Eleuterio, primitiva chiesa parrocchiale adibita anche a cimitero nel suo vano sottostante almeno fino al 1884, si conservano oggi solo i ruderi. E’ posta sul ciglione orientale del monte di Orchi, in luogo isolato adatto alla contemplazione di Dio e del bel panorama.

Secondo Don Guglielmo De Sano fu costruita dai monaci benedettini di Montecassino e intitolata a Sant’Eleuterio Papa, nato a Nicopoli nell’Epiro. In una nota dattiloscritta a firma DSG (probabilmente è Don Guglielmo De Sano) si apprende che la chiesa era funzionante nel 1608. (1)

La struttura

Chiesa di Sant'Eleuterio - Orchi (Foto di Enrico D'Alessandro)
Chiesa di Sant’Eleuterio – Struttura (Foto di Enrico D’Alessandro)

Lunga 18 metri, larga 8 ed alta circa 10, la chiesa aveva un vano laterale esterno all’angolo posteriore sinistro con campanile sul portale.

Da un primo esame, le apparecchiature murarie ancora esistenti risultano allestite per cantieri dettati dalle testate d’angolo, con l’uso di pezzame di tufo di dimensioni varie ma ben allestito. Questo tipo di apparecchiatura è compatibile con il periodo tardo rinascimentale e dunque coerente con la nota citata che vuole la chiesa già funzionante nel 1608.

Si aggiunga che questo tipo di apparecchiatura non tiene conto delle modifiche intervenute nelle modalità costruttive dopo i forti terremoti che interessarono anche l’areale del Roccamonfina tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo; deve dunque trattarsi di murature anteriori.

Quanto detto, ovviamente, è riferito al visibile, restando necessario un esame approfondito per verificare che le costruzioni più recenti non siano avvenute su impianti preesistenti (1).

Il portale e gli affreschi

Chiesa di Sant'Eleuterio - Portale (Foto di Enrico D'Alessandro)
Chiesa di Sant’Eleuterio – Portale (Foto di Enrico D’Alessandro)

Della struttura originaria rimane ben poco, apprezzabile è il portale rettangolare in stile romanico, costruito con 5 lunghe pietre rettangolari basaltiche e con un cornicione superiore pure in pietra basaltica.

Sulla parete destra rimangono tracce di un affresco che originariamente raffigurava la Madonna delle Grazie seduta in trono con il Bambino Gesù sul braccio sinistro.

Dell’affresco vi è menzione anche in un questionario redatto in occasione della visita pastorale del Vescovo di Teano Calvi avvenuta nel 1966 (1).

Il fonte battesimale

Era originariamente collocato in questa chiesa il battistero in marmo del XVII secolo attualmente visibile nella Chiesa di San Pietro Martire sempre nella frazione Orchi.

Il cimitero

Come detto, il vano sottostante la chiesa fungeva da cimitero. Ad esso si acedeva mediante 4 botole del pavimento. Tale impiego continuò fino a tutto il 1888 come risulta dal registro parrocchiale dei decessi, che in questa chiesa conta 302 sepolture dal 1821 al 1884.

Interessante notare come nel medesimo registro si riferiscano 35 sepolture senza indicazione del luogo fino al 1888; 30 sepolture nella storica chiesa dell’Ave Gratia Plena di Conca, fuori le mura e 5 nella Chiesa Parrocchiale di S. Pietro Martire.

Il terremoto del 1915

La chiesa di Sant’Eleuterio fu gravemente danneggiata dal sisma del 13 gennaio 1915 e conseguentemente abbandonata.

Più volte il Sacerdote Don Guglielmo de Sano ha tentato di sensibilizzare autorità e cittadinanza ad iniziative per il recupero della struttura.

Rifugio durante la rappresaglia tedesca del 1 novembre 1943

Nella cripta cimiteriale si nascosero gli uomini di Orchi il 1 novembre 1943 per sfuggire alla rappresaglia dei tedeschi, successiva all’uccisione di un loro commilitone.

Dal campanile della chiesa di San Pietro Martire i tedeschi mitragliavano la chiesa di Sant’Eleuterio per scovare i rifugiati, che rimasero però tutti indenni.

Bibliografia

Note

  1. Studi informali preliminari sulla chiesa di Sant’Eleuterio a cura dell’Arch Gennaro Farinaro, 2022

Galleria Fotografica

Foto di Enrico D’Alessandro