La fondazione
La fondazione della chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro Martire risale almeno al XVI secolo. Essa, infatti, viene attestata in una relazione ad Sacra Limina del 1590. Nonostante tale fonte documentale, l’unico elemento antico presente è il fonte battesimale in marmo del 1608 (la data è incisa sulla base). Tale fonte, però, pare provenire dalla vicina chiesa di Sant’Eleuterio.
Il San Pietro Martire cui è dedicata la chiesa non va confuso con San Pietro Apostolo e primo Papa (anch’egli martire). Egli nacque a Verona nel 1206, fu domenicano e morì colpito alla testa da una scure, durante un viaggio da Milano a Como, nel 1252.
I numerosi interventi di restauro
La conformazione originaria della chiesa risulta modificata dalla serie di interventi di ristrutturazione succedutisi nel corso dei secoli. L’aspetto attuale è il risultato di consistenti interventi successivi al terremoto del 1915, durante i quali la chiesa fu quasi totalmente ricostruita. Il Vescovo di Teano, mons. Calogero Licata, la consacrò il 4 maggio 1924.
Dopo gli interventi del 1964, la chiesa è stata nuovamente ristrutturata a seguito dei sismi del 1980 e del 1984 e da ultimo nel 2015.
L’ingresso
L’ingresso è caratterizzato dal portale in tufo donato nel 1791 da Francesco Cinquegrana – allora Procuratore e dottore in utroque jure – come si evince da un’iscrizione posta sull’architrave.
Gli interni
Da un piccolo vestibolo, sopra il quale si trova una cantoria, si accede all’unica aula della chiesa. Fino al 2015 la copertura era realizzata in muratura simulando una travatura in legno.
Il soffitto attuale, dopo il consistente intervento di restauro avvenuto del 2015, è a volte.
Anche il pavimento in cotto è stato sostituito da un lastricato in marmo.
Sull’altare maggiore, due colonne sono state poste ai lati del tabernacolo.
Radicale il mutamento delle cromie: luminosissime, suggestivamente rimandano ai preziosi abiti della Madonna Bambina.
Attualmente è presente un unico altare, sormontato da un tabernacolo con la statua del Sacro Cuore di Gesù. Dagli atti della visita pastorale del Vescovo di Teano, mons. Nicola Sterlini, avvenuta nel giugno 1853 si apprende che a quell’epoca sull’altare era posto un dipinto raffigurante il santo titolare.
La tela e gli altari scomparsi
Di questa tela di San Pietro Martire, citata negli atti della visita pastorale perché ritenuta bisognosa di interventi di restauro, si sono perse le tracce. Dai medesimi documenti risulta che nel 1853 gli altari della chiesa erano tre. Oltre a quello maggiore già citato, ve ne era uno dedicato al SS. Crocifisso (che molto probabilmente ospitava il Crocifisso oggi esposto sul vestibolo, frontalmente all’altare) e l’altare dedicato a San Nicola di Bari.
Il Cristo crocifisso del XVIII secolo
Merita certamente menzione la tela del XVIII secolo raffigurante il Cristo crocifisso tra San Sebastiano e Santa Lucia. L’opera è esposta a sinistra dell’altare maggiore.
Bibliografia
- Guglielmo De Sano, Orchi Piantoli Vallecardi e Tuoripunzi e gli altri paesi di Conca della Campania, 2^ Edizione, 1985.
- Inventario essenziale dei beni culturali esistenti nelle aree S.I.C. e nell’intero territorio della comunità montana Monte S. Croce, Giuseppe Angelone, Adolfo Panarello, Comunità montana Monte S. Croce, 2008
Galleria Fotografica
Foto di Enrico D’Alessandro e Domenico Feola
Informazioni sulla Parrocchia
A seguire una serie di informazioni utili relative alla Parrocchia di San Pietro Martire ad Orchi di Conca della Campania
Indirizzo: Piazza Chiesa – Orchi 81044 Conca della Campania (CE)
Codice Fiscale: 92001760617
Parroco: Don Alessio LEGGIERO