Il Castello di Conca della Campania - Foto aerea di Marco Cirillo
Il Castello di Conca della Campania – Foto di Marco Cirillo

Il Castello di Conca della Campania si erge su una sella naturale, all’interno del complesso vulcanico del Roccamonfina e occupa un’area di circa 3000 mq. Questa struttura è il risultato della fusione di due diverse entità architettoniche ben distinte: il Castrum e il palazzo principesco.

Il Castrum

Il Castrum di Conca - particolare del giardino pensile
Il Castrum – particolare del giardino pensile – Foto Diego G. Di Salvo

Il Castrum fu fondato a partire dal XII secolo con la nascita del feudo di Conca, presentava nella sua prima fase una torre maggiore, individuata nell’angolo SE della struttura. A tale mastio verrà annessa, tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, una cinta rettilinea con le torrette di guardia ancora visibili. Ad un periodo di poco successivo, invece, si deve attribuire la costruzione del muro a scarpa che fascia l’intero complesso precedente. 

Il palazzo principesco

Castello di Conca della Campania - il palazzo principesco
Il Palazzo Principesco – Foto di Fabio Cubellotti

Solo a partire dal XIV secolo è possibile datare la fondazione del palazzo, periodo in cui Conca, insieme a Limatola, Isernia, Sessa e Carinola, entra nei possedimenti della famiglia Marzano con l’ammiraglio Giacomo da Marzano duca di Sessa.

La residenza palaziale è composta da tre ali una a E, una a O e una N che, disposte a forma di ferro di cavallo, presentano rispettivamente tre livelli: piano terra, piano primo e piano secondo o sottotetto.

L’avvento dei di Capua e gli ultimi interventi strutturali rilevanti

Affresco del Vestibolo del Palazzo Principesco di Conca
Affresco del Vestibolo del Palazzo – Foto Diego G. Di Salvo

A partire dal XVI secolo, con l’avvento del viceregno spagnolo, la terra di Conca entrerà definitivamente nei possedimenti della Famiglia di Capua, nobile casata a cui verrà concesso a partire da Giulio Cesare II di Capua il titolo di Principi di Conca, ciò avvenne elevando al rango di principato il feudo familiare di Conca  della Campania. È a questa famiglia che si devono attribuire gli ultimi interventi architettonici di maggiore rilevanza quali: la demolizione della torre maggiore per la creazione del giardino pensile, la realizzazione dell’affresco nel vestibolo di accesso al palazzo e la costruzione della cappella signorile.

Gli Invitti ed i Galdieri

Con la morte dell’ultimo principe di conca Domenico Maria di Capua, l’intero complesso fu acquisito prima dalla casata Invitti che ne deterranno la proprietà fino al 1770 quando fu venduto alla famiglia Galdieri.

Bibliografia

F. Cubellotti, Conca della Campania: dal Castrum alla residenza palaziale. Le fasi storiche e architettoniche attraverso le indagini archeologiche e d’archivio. Padova 2018.