Il malocchio
Molti rovesci di fortuna e malesseri fisici nel passato erano attribuiti al malocchio. Per scoprire se una persona era stata oggetto di malocchio si usava riempire un piatto con dei chicchi di grano e versarvi sopra dell’acqua, se si formavano bollicine era segno che la jattura c’era. Altro metodo era quello di versare gocce d’olio dentro un recipiente con dell’acqua, se c’era il malocchio le gocce d’olio tendevano ad allargarsi.
La paura
A volte chi subiva un forte spavento ricorreva ad una persona esperta che con pratiche e preghiere segrete gli “levava la paura”.
Animali portafortuna e portasfortuna
Anche gli animali possono portare sfortuna o fortuna, alla prima categoria appartengono i gatti e le civette, alla seconda le lucertole a due code.
Janare e lupi mannari
Un’altra credenza, era quella di pensare che chi nasceva a mezzanotte del 24 dicembre, una volta divenuto adulto, si sarebbe trasformato nelle notti di luna piena in lupo mannaro se maschio, in janara se femmina.
Per salvarsi dal lupo mannaro, che di notte si aggirava per il paese, era sufficiente salire il terzo gradino di una scala, offrirgli del latte oppure mostrargli una croce.
La janara, invece, era una specie di strega che di notte entrava nelle stalle e rubava gli asini, riportandoli solo all’alba sfiancati, sudati e con le criniere intrecciate all’inverosimile. Per scongiurare il pericolo delle janare si poneva all’entrata della stalla un sacchetto di sabbia o una scopa di saggina, in modo che la janara avrebbe passato tutta la notte a contare i grani di sabbia o a intrecciare i fili della scopa, senza molestare gli animali.
Si riteneva che non correva alcun pericolo con lupi mannari, janare o spiriti, colui che era nato nel mese di gennaio.
Bibliografia e Crediti
- Conca della Campania: storia, tradizioni e immagini, Aniello Parma, Nuove Edizioni Ci.esse.ti, 1985
- L’illustrazione delle janare intorno al noce di Benevento è tratta da Enrico Isernia, Istoria della città di Benevento dalla sua origine fino al 1894, Volume Primo, pag. 214, Benevento, Stabilimento Tipografico A. D’Alessandro e Figlio, 1895.
Complimenti a tutti per la passione che dimostrare l’amore che avete per la nostra cara CONCA, auguro a tutti una felice Pasqua, con la speranza di festeggiare la Madonna della Libera, che ci riunisce tutti sotto la sua ala protettrice, distinti saluti Pasquale Sarao
Buongiorno Pasquale e grazie per i complimenti. Auguri di Buona Pasqua e arrivederci presto a Conca.