Un antico scorcio di Orchi, Conca della Campania, descritto in metafore ove le porte sono i momenti e i movimenti della vita… il tempo ne è l’inquilino, portando come arredo i ricordi.
Sordo risuona
l’eco di passi
sul lastricato
consumato…
Archi a sostegno
del vecchio tempo
cammino di una vita
che stanco riposa
su freddi scalini
di porte antiche
che nel loro cigolio
nel buio si aprono
su un giovincello
passato, ormai
per sempre andato.
Luminosi chiaroscuri
filtrano da ventagli
di luce riflessa,
lieve si posa su
pietre di grigio tufo…
Rampicanti contorti
abbracciano muri
ove campanule di un
intenso arancio
si perdono tra verdi
fronde scosse
dal vento, unica
nota che colora
il tempo che vi dimora.